Per quanto sia difficile da credere, viviamo in uno dei periodi più difficili della storia umana. Gli omicidi si verificano da secoli nella maggior parte del mondo. Nonostante gli orrori diffusi su Internet, le morti violente dovute a guerre tra stati sono ai massimi storici.
Negli ultimi anni i decessi causati dalla guerra civile sono aumentati a causa dei conflitti in Afghanistan, Sud Sudan, Siria e Yemen,Ucraina, Libia, Etiopia, ect etc ci sono troppi conflitti.
Nel secolo scorso, la percentuale di vittime civili è aumentata drammaticamente da circa il 15% nella prima guerra mondiale a oltre il 60% nella seconda. E negli oltre 160 “grandi conflitti” che il pianeta ha vissuto dopo la fine della seconda guerra mondiale, che hanno causato la morte di oltre 25 milioni di persone, la percentuale di vittime civili è stata costantemente intorno al novanta per cento del totale, molto simile i dati del conflitto afgano. Lavorando in regioni dilaniate dalla guerra per più di 25 anni, ho assistito a questa realtà crudele e triste, ho percepito l’entità di questa tragedia sociale, di questa carneficina di civili, che si verifica principalmente in aree con strutture sanitarie quasi inesistenti. EMERGENCY ha costruito e gestito negli anni ospedali chirurgici per vittime di guerra in Ruanda, Cambogia, Iraq, Afghanistan, Sierra Leone e in molti altri Paesi, ampliando poi la propria attività medica includendo centri pediatrici e maternità, centri di riabilitazione, ambulatori e posti di pronto soccorso. L’origine e la fondazione di EMERGENCY nel lontano 1994, non derivava da un insieme di principi e dichiarazioni. Piuttosto, è stato concepito sui tavoli operatori e nei reparti ospedalieri.
Gino Strada il fondatore di EMERGENCY che oggi non è più in questa terra, sarebbe senza parole, anche noi di radio8 ne siamo certi.
che fine ha fatto il “we are the world”?
L’abolizione delle guerre è il primo passo indispensabile per la nostra civiltà
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